Le vaccinazioni per i bambini

Come funzionano i vaccini?

Le vaccinazioni per i bambini

Quando contraiamo un'infezione, il nostro corpo risponde producendo delle sostanze chiamate ancicorpi; per ogni malattia infettiva vengono prodotti anticorpi specifici, che combattono l'infezione e ci aiutano a guarire.

Guarita la malattia, gli anticorpi rimangono nel nostro corpo prevenendo nuove infezioni causate dallo stesso germe. Questo processo viene chiamato immunità.

I neonati di solito sono immuni verso molte malattie, perché sono protetti dagli anticorpi trasmessi loro dalla madre durante la gravidanza.

Questa immunità però diminuisce col tempo, fino a scomparire verso il compimento del primo anno di età.

Fortunatamente, proprio con le vaccinazioni possiamo rendere i bambini immuni verso molte malattie.

I vaccini sono costituti da un agente infettivo (batterio, virus o un loro componente) reso "innocuo" in modo tale da indurre la produzione di anticorpi senza causare la malattia; gli anticorpi prodotti in seguito alla vaccinazione rimangono nell'organismo e lo proteggono dalle malattie contro cui è stata eseguita la vaccinazione.

Perché le vaccinazioni sono tanto importanti?

Per due motivi:

  • Le vaccinazioni previste per tutti i bambini proteggono da nove malattie infettive: difterite, tetano, parotite (orecchioni), poliomielite, morbillo, pertosse, rosolia, epatite virale B ed Haemophilus influenzae tipo b (Hib). La vaccinazione è il modo più sicuro e più efficace per ottenere la protezione da queste malattie.
  • La vaccinazione è importante anche per impedire la circolazione del germe nella popolazione. Se il numero di persone vaccinate è molto alto, l'infezione non può diffondersi a lungo da persona a persona e la malattia diventa sempre meno frequente fino a scomparire del tutto. In questo modo il vaiolo è stato eliminato da tutto il mondo, la poliomielite è stata cancellata dalla maggior parte dei Paesi ed in alcune nazioni è già scomparso del tutto anche il morbillo.

Le malattie infettive dell'infanzia che si possono prevenire con le vaccinazioni sono pericolose davvero?

Si. Grazie alle vaccinazioni alcune di queste malattie sono praticamente scomparse, quindi molti di noi non ne ricordano la gravità, ma queste malattie possono causare gravi complicazioni, con danni permanenti e talvolta anche la morte. Per esempio, sia il morbillo che la pertosse possono causare una encefalite, che è una condizione estremamente grave.

Anche le malattie che vengono da molti considerate lievi possono quindi essere una grave minaccia per la salute. Se così non fosse, vaccinare non sarebbe giustificato.

E' vero che alcune malattie infettive sono diminuite o scomparse grazie alle migliorate condizioni igieniche e sanitarie ben prima che fossero introdotti i programmi di vaccinazione?

No. Le migliorate condizioni igieniche e sanitarie hanno certamente contribuito a controllare meglio le malattie infettive, ma è solo dopo l'utilizzo su larga scala dei vaccini che l'incidenza di alcune malattie ha cominciato a diminuire drasticamente.

Riportiamo alcuni esempi:

  • Nel I960, prima dell'inizio della vaccinazione di massa, si sono verifìcati in Italia più di 3.000 casi di poliomielite. Dall'introduzione della vaccinazione, il numero di casi di malattia è rapidamente diminuito e da oltre venti anni la poliomielite in Italia non esiste più. Lo stesso effetto è visibile per la difterite.
  • In Italia, prima che venisse introdotto il vaccino antimorbillo, venivano segnalati ogni anno circa 74.000 casi di morbillo. Nel 2004, 1'87 dei bambini entro i due anni è stato vaccinato verso questa malattia, e sono stati segnalati solo 675 casi.
  • Grazie alla vaccinazione contro l'Haemophilus influenzae di tipo b (Hib), le meningiti causate da questo germe, che colpisce soprattutto i bambini nei primi cinque anni di vita, sono drasticamente diminuite: mentre nel 1996 venivano riportati 130 casi di meningite da Hib, nel 2004 sono stati registrati solo 18 casi.

I vaccini sono sicuri?

Si, i vaccini sono estremamente sicuri. Tuttavia, come tutti i tarmaci, compresi anche quelli naturali, i vaccini possono avere degli effetti collaterali.

Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di sintomi banali come la febbre, una maggiore irritabilità del bambino o una reazione locale nella sede in cui è stata effettuata l'iniezione.

Complicanze gravi dopo vaccinazione sono estremamente rare. Il rischio di reazioni avverse è assai più basso di quello comunemente accettato per altre situazioni considerate del tutto normali, come andare in bicicletta o viaggiare in macchina.

E necessario inoltre ricordare che i rischi associati alle malattie sono enormemente maggiori rispetto ai rischi associati alla vaccinazione

Comune di Roma - Assessorato alle Politiche di Promozione dell'Infanzia e della Famiglia - Dipartimento XVI

Pagina aggiornata il 2/6/2006

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