Sigarette, il prezzo di 5 euro al pacchetto aiuterebbe i fumatori a smettere
A tre anni da legge Sirchia siamo allo stallo.La legge Sirchia contro il fumo "é stata una normativa ottima che ha ispirato analoghi provvedimenti anche da parte di altri Paesi europei". Ma alla vigilia del terzo anniversario della sua entrata in vigore (il 10 gennaio 2005), "siamo in una situazione di 'stallo'". Parola di Piergiorgio Zuccaro, direttore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Nella Penisola il numero di fumatori si è infatti stabilizzato.
E di fronte all'emergenza tabagismo, "prima causa di morte evitabile nel mondo - ricorda l'esperto all'Adnkronos salute - bisogna smetterla di cullarci sugli allori: basta festeggiare compleanni. I fumatori vogliono essere aiutati, ma per sostenerli non si sta facendo niente di quello che si dovrebbe fare", spiega Zuccaro. Se nel 2005 la vendita di sigarette lungo lo Stivale è scesa del 6,1 per cento rispetto al 2004, nel 2006 si è registrato un aumento dell'1,1 per cento.
"I dati preliminari del 2007, ancora da confermare - precisa lo specialista - parlano di una nuova riduzione dell'1 per cento circa, quindi di una compensazione" rispetto alla ripresa dell'anno precedente. In altre parole, la riduzione dei consumi è ferma al dato del 2005. "E questo accade appunto perché non si attuano i provvedimenti necessari", ribadisce Zuccaro.
Primo fra tutti "l'aumento del prezzo delle sigarette a 5 euro a pacchetto: non un rincaro di pochi centesimi di euro, giusto per coprire il tasso di inflazione, bensì un aumento consistente capace di agire come disincentivo reale" all'acquisto di 'bionde'. "Da un'indagine Doxa - sottolinea l'esperto - è emerso infatti che, se il prezzo di un pacchetto di sigarette salisse a 5 euro, il 30-40 per cento degli italiani inizierebbe a diminuire i consumi giornalieri fino poi a smettere".
Pagina pubblicata il 09 gennaio 2008