Ingegneri clinici, sì a direttori tecnici
"Sì agli ingegneri in camice bianco". Piace all'Aiic (Associazione italiana ingegneri clinici) l'idea illustrata nei giorni scorsi dal viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, di istituire negli ospedali della Penisola la nuova figura del direttore tecnico. In una nota l'Aiic ricorda di portare avanti questa proposta da anni e con determinazione.
"L'introduzione negli ospedali di un direttore delle tecnologie - spiega - che possa garantire una gestione sicura, economica ed appropriata del patrimonio tecnologico durante l'intero ciclo di vita delle apparecchiature biomedicali, rappresenta una garanzia per la sicurezza dei pazienti, un importante impulso alla modernizzazione delle dotazioni diagnostiche e terapeutiche, nonché un'arma efficace per l'ottimizzazione delle risorse economiche del Servizio sanitario nazionale".
Il direttore tecnico, infatti, "garantirebbe la gestione delle tecnologie sanitarie coordinando correttamente i rapporti con le industrie produttrici di dispositivi medici per la manutenzione e la valutazione dell'efficienza delle apparecchiature biomedicali", aggiunge l'associazione.
"Finalmente è stata colta l'importanza di istituire una direzione strategica per l'Health Technology Management - commenta il presidente dell'Aiic Pietro Derrico, responsabile del Servizio di ingegneria clinica dell'ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma - Tale riconoscimento evidenzia come alla gestione delle tecnologie venga data una importanza strategica, sia in funzione della miglior efficienza delle attività sanitarie che della modernizzazione ed innovazione del Ssn".
Derrico auspica quindi che "le Istituzioni centrali e regionali possano quanto prima sostenere il percorso di riconoscimento istituzionale dell'ingegnere clinico, figura professionale unica in sanità e che opera anche in Italia da oltre 30 anni. Tale nuova professione - conclude - non solo risulta ormai indispensabile in tema di sicurezza del paziente per il contenimento del rischio tecnologico, ma anche per contribuire alla qualità e all'appropriatezza delle cure".
Pagina pubblicata il 28 ottobre 2009