Intramoenia bocciata da 2 su 3
Cartellino rosso per l'attività intramoenia, ovvero la libera professione dei camici bianchi del Ssn. A bocciare l'intramoenia, sulla quale il ministero del Welfare sta lavorando con l'obiettivo di fissare nuove regole, sono gli stessi cittadini, secondo il Rapporto 'Ospedali e salute' presentato ieri a Roma dall'Aiop (Associazione italiana ospedalità privata)."I due terzi di quelli che hanno avuto esperienza ospedaliera - recita il Rapporto che ha monitorato anche il punto di vista dei cittadini sulla sanità italiana - giudica severamente tale servizio, perché appare un po' inappropriato - denunciano i cittadini - andare nello stesso luogo e dallo stesso personale degli ospedali pubblici e, magari nello stesso giorno, ottenere la prestazione a pagamento mentre al mattino c'era una prospettiva di lunga attesa".
A spingere i cittadini verso l'intramoenia, del resto, sono non a caso le liste d'attesa con le quali sono costretti a fare i conti, ma anche il bisogno di ricorrere allo specialista di fiducia piuttosto che avere a che fare con un collega.
Un terzo, comunque, approva l'intramoenia, "perché sembra un modo utile per venire incontro ai bisogni dei pazienti", mentre c'è un 24,1% degli intervistati estremamente severo, che boccia la libera professione intramuraria senza se e senza ma.
"Il servizio - si legge infatti nel Rapporto - per questi cittadini crea disagio e sfiducia nei confronti delle strutture ospedaliere pubbliche, innescando un circuito secondo il quale il cittadino è portato a pensare solo pagando si riesce a ottenere il servizio".
Pagina pubblicata il 11 dicembre 2008