Caso Basile, parte l'indagine interna
"Abbiamo avviato un'indagine interna per scoprire eventuali 'buchi neri' nell'assistenza ospedaliera e per fornire più elementi possibili all'autorità giudiziaria che si sta occupando del caso Basile".
Ad annunciare l'iniziativa presa dall'Azienda ospedaliera di Pescara è il direttore generale dell'Ausl pescarese, Antonio Balestrino, in riferimento alla vicenda che vede coinvolto Marco Basile, il medico del reparto di Chirurgia I dell'ospedale civile di Pescara.
La vicenda di cui deve rispondere Basile riguarda una donna di 74 anni, ricoverata all'ospedale civile di Pescara tra l'ottobre 2006 e il 18 gennaio 2007, quando è deceduta. In questo arco di tempo la paziente è stata sottoposta a tre interventi chirurgici e dall'autopsia è emerso che al momento del decesso la donna non aveva più il rene sinistro.
Basile è stato arrestato dalla squadra mobile con l'accusa di soppressione di atto pubblico, falso ideologico in atto pubblico e omicidio colposo.
"Non riesco a dare una risposta a quello che è successo", commenta Balestrino all'ADNKRONOS SALUTE. "Quello che era nelle mie possibilità - spiega - è stato tempestivamente fatto. Il primo passo, oltre all'avvio dell'indagine interna, è stato quello di sospendere il medico. Appena ricevuta la notifica della custodia cautelare a carico di Basile".
In assenza di un provvedimento dall'autorità giudiziaria, era infatti impossibile intervenire contro il camice bianco. Stesso discorso per gli uomini dell'equipe presente in sala operatoria a fianco di Basile.
"Fino a che non interviene la polizia giudiziaria - sottolinea Balestrino - siamo tenuti a rispettare il contratto di lavoro degli operatori.
Vero però che l'indagine interna che abbiamo avviato servirà proprio a fare luce su eventuali responsabilità, e fornire così alla giustizia più elementi per accertare la verità dei fatti".
Pagina pubblicata il 07 aprile 2008