Eluana Englaro: un decreto legge “eversivo”.

Votato all’unanimità dal Consiglio dei ministri il decreto legge “blocca sentenza”. Il presidente della Repubblica non lo voterà. Numerose le reazioni dure delle associazioni laiche: convocati i cittadini a Palazzo Chigi.

Silvio Berlusconi ed il suo governo hanno deciso all’unanimità: un decreto legge stabilirà che l’idratazione e la nutrizione sono un sostegno vitale e pertanto non possono essere sospese.Per Eluana significherebbe essere condannata ad uno stato vegetativo permanente, contro la sua volontà. Il governo, nonostante le sentenze della magistratura ha ritenuto che quella volontà non sia stata espressa legittimamente, perché non vi è stata una forma scritta, cosa che richiederebbero tutte le proposte sul testamento biologico, oggi al vaglio del parlamento. Tuttavia, il presidente della Repubblica ha già reso noto che non sono state superate dal governo con questo decreto le obiezioni di costituzionalità, che aveva già fatto presenti in una lettera trasmessa al consiglio dei ministri questa mattina.

L’iniziativa di Giorgio Napolitano era stata mal digerita dal governo, infatti Silvio Berlusconi, in conferenza stampa, a Palazzo Chigi questo pomeriggio, ha detto che si tratterebbe di “una innovazione, dal momento che la valutazione della necessità e dell’urgenza sono sotto la responsabilità esclusiva del governo”. Il parlamento, entro 60 giorni dovrà convalidare il decreto e qualora non lo convertisse in legge, il governo non potrebbe più reiterarlo. Tuttavia, il presidente del Consiglio annuncia che la volontà del governo cercherebbe altre strade in suo potere. Tra le quali, convocare una riunione straordinaria del parlamento per far accelerare l’approvazione di un testo che conterrebbe la linea del governo, il testo del pidiellino Calabrò, per intenderci.

Secondo Walter Veltroni, leader del PD, Silvio Berlusconi, attraverso il decreto sul caso Eluana Englaro, provocherebbe consapevolmente lo scontro istituzionale con il Presidente della Repubblica. Immediate le risposte delle associazioni laiche alla notizia del decreto legge, tra cui quelle di numerosi cittadini e delle associazioni Luca Concioni e della Consulta di Bioetica. La prima, insieme ai Radicali italiani ha convocato un si-in di protesta davanti a Palazzo Chigi, a Roma, per le ore 17, 0 di oggi. Mentre la Consulta di Bioetica organizzerà per martedì prossimo, 10 febbraio, in numerose città italiane iniziative in piazza. A Roma l’appuntamento sarà a Campo de’ Fiori, alle ore 17,30.

Nel frattempo ad Udine i legali di Eluana Englaro confermano che finchè il presidente della Repubblica, non avrà firmato, il decreto legge ed il suo dispositivo non esistono. Eluana continua a salire il monte del Calvario, come ieri aveva ricordato il deputato pidiellino Benedetto Della Vedova, ancora in sit-in davanti a Palazzo Chigi, accompagnato da Mina Welby, che ha già annunciato lo sciopero della fame, contro il decreto legge “blocca sentenza”.

Monica Soldano

Pubblicato 6/2/2009

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