Entro l'anno la bozza sui costi standard
Potrebbe arrivare "tra 15 giorni, o un mese al massimo" all'esame delle Regioni la bozza "del modello complesso di costi standard" su cui sta lavorando il Governo per la riforma, e il contenimento, della spesa sanitaria.Lo ha anticipato ieri il sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio, intervenendo al convegno 'Linee strategiche per una nuova politica sanitaria', alla Camera dei deputati a Roma. Un appuntamento organizzato da Federanziani, che nell'occasione ha presentato il suo volume Sic-Sanità in cifre 2008.
"Dobbiamo - rivela Fazio - portare i criteri in discussione, e ancora non definitivi, al più presto alle Regioni con cui dobbiamo definire il nuovo patto per la salute. Stiamo lavorando - assicura - su ipotesi più complesse rispetto a quelle precedentemente avanzate. Sono molto ottimista". Da mesi il Governo, e il ministro del Welfare Maurizio Sacconi in testa, sta ripetendo che l'intenzione è quella di definire costi standard per mettere a regime la spesa sanitaria italiana.
E renderla uniforme sul territorio nazionale, oltre che sotto controllo. In un primo momento i costi presi a riferimento, aveva spiegato Sacconi, dovevano prendere a riferimento quelli applicati dalle Regioni considerate più virtuose: Veneto e Lombardia.
Il concetto però, spiega ora Fazio, "era volutamente grezzo. Utile a mostrare la direzione verso cui procedere. Dunque solo prime approssimazioni". Le nuove ipotesi, suscettibili di ulteriori cambiamenti prima di essere consegnate alle Regioni, prevedono una "correzione dei costi standard sulla base di sei parametri tra cui età, appropriatezza, inadeguatezza, complessità delle cure e dei Drg (i rimborsi a prestazione).
Parametri - continua il sottosegretario - che ci consentono di vedere come attualmente le Regioni che hanno Drg poco complessi e ospedalizzazioni inappropriate, possano diventare più virtuose". L'obiettivo dichiarato è quello di "mettere a sistema tutto il meccanismo. I parametri - conclude - alla fine potrebbero essere sei o anche più".
Pagina pubblicata il 03 dicembre 2008