Cioccolato e tè proteggono dagli sbalzi di umore
Sbalzi di umore e alimenti, una recente ricerca ha scoperto che alcuni cibi come la cioccolata, le fragole, il tè, i lamponi ed i mirtilli contengono delle sostanze molto simili all'acido valproico.
Si tratta di una sostanza contenuta in molti farmaci utilizzati per diverse patologie come l'epilessia, l'emicrania, i disturbi bipolari e quelli legati all'umore.
La ricerca, portata a termine dagli studiosi statunitensi del Torrey Pines Institute for Molecular Studies, ha impiegato tecniche cosiddette di chemioinformatica su più di 1.700 sostanze presenti negli alimenti.
Una volta identificate, le sostanze sono state quindi messe a confronto con i composti utilizzati per i farmaci contro la depressione e gli stabilizzatori dell'umore.
E' così emerso che molti alimenti contengono degli elementi in grado di stabilizzare l'umore, preservandolo dagli sbalzi e dalla depressione. Non solo, i benefici si riscontrano anche con un miglioramento della memoria e dell'attenzione.
Insomma, il consumo di cioccolata o tè, solo per fare qualche esempio di quelli che sono stati chiamati "comfort-food, migliorerebbe l'umore mantenendo in buone condizioni anche il funzionamento del sistema cognitivo.
Nel corso del meeting annuale dell'American Chemical Society che si svolge a Philadelphia, Karina Martinez-Mayorga ha illustrato i dati della ricerca.
La ricercatrice - dell'Università Nazionale del Messico e che ha coordinato lo studio – ha spiegato che "le molecole del cioccolato, una larga varietà di frutti di bosco e il tè contengono specifici acidi grassi omega-3 che hanno dimostrato possedere un effetto positivo sull'umore".
Martinez-Mayorga ha chiarito che "sono i componenti responsabili dei sapori di tali cibi ad essere strutturalmente simili all'antidepressivo acido valproico".
Come illustrato dalla ricercatrice i farmaci antidepressivi risultano efficaci solo nel 50/60% dei casi trattati. L'azione è quindi limitata e inoltre possono produrre degli effetti collaterali per la salute.
L'obiettivo, secondo la scienziata, è quindi quello di mettere a punto nuovi farmaci che contengano composti naturali presi proprio in prestito dalla natura i cui ingredienti sono privi di rischi.
Per approfondire:
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Indice Glicemico per gli alimenti
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22 agosto 2012