Bologna. Al via oggi la Campagna ?Con la laicità in mente, per non finire all'indice

(Bologna) "Parte la campagna di affissioni a Bologna contro le ingerenze del Vaticano nella politica italiana; promossa Da Arcigay "Il Cassero", Arcilesbica Bologna, Radio Città  del Capo, e Controradio, che proseguono il lavoro della Campagna

Uno straccio di laicità  lanciata da Controradio di Firenze e oramai diffusa a livello nazionale. Per sostenerla ulteriormente, da oggi, lunedì 7 Maggio saranno affissi a Bologna 1000 copie di un manifesto, che sarà  messo via internet a disposizione di chi volesse contribuire al sostegno della campagna. Il manifesto con lo slogan Laicità  in mente, per non finire all'indice richiama la pratica medioevale della Chiesa Cattolica di proibire opere della scienza e della cultura giudicate immorali e poi rivelatesi fondamentali per il progresso dell'umanità.

"Controradio di Firenze ha lanciato l'iniziativa Uno straccio di laicità  il giorno della presentazione della nota della CEI sui DiCo. Sono stati gli stessi ascoltatori dell'emittente toscana di Popolare Network a chiedere un gesto pubblico, simbolico, per dichiarare la propria laicità  e soprattutto per chiedere la fine delle continue e pesanti ingerenze del Vaticano nella vita politica italiana", spiega Raffaele Palumbo, Presidente dell'emittente toscana. Che continua: "Una risposta non violenta alle parole del Papa e dei Vescovi che ha preso la forma di un piccolo straccio rosa fucsia.

A Firenze e in altre città  toscane si vedono per strada, agli scooter, alle automobili, alle borse, ai passeggini, alle finestre. Nel giro di poche settimane ne abbiamo distribuiti 15.000 . Anche grazie ad una vera e propria rete di distributori, esercizi commerciali e luoghi pubblici di aggregazione che chiedono continuamente di essere riforniti degli ormai famosi stracci di laicità  . Non si contano più le adesioni: di cittadini, di associazioni, di partiti, di uomini e donne dello spettacolo e della cultura. L'obiettivo è di distribuirne ancora, contemporaneamente invitando all'auto-produzione, per andare tutti a Roma al Pride. Con uno straccio di laicità  ."

"Non abbiamo eletto i nostri rappresentanti in Parlamento per avere un giudizio sulle nostre scelte di vita, ma perché ne riconoscano il valore e la dignità  grazie al loro lavoro di legislatori. Come cittadini italiani pretendiamo gli stessi diritti di tutte e tutti, anche se i capi di una delle tante religioni praticate in Italia vivono l'ossessione della liberazione sessuale. L'Italia non è l'Iran, lo tengano bene a mente i Ratzinger, i Bagnasco e i loro obbedienti pasdaran", incalza Francesco Baldini, Presidente dell'Arcigay "Il Cassero". "Il Vaticano vuole oggi mettere all'indice e discriminare le persone omosessuali, bisessuali e transessuali e le loro relazioni, e più in generale chi non obbedisce alla sua morale repressiva e sessuofobica. A Roma, il Pride sarà  la risposta laica e democratica alla manifestazione discriminatoria del Family Day".

"La nostra associazione promuove la campagna Uno straccio di laicità  perché fortemente convinta che nel nostro paese, con la preponderante e continua ingerenza del Vaticano, quella della laicità  dello stato sia un'emergenza politica", afferma Elisa Manici, Vice-Presidente di Arcilesbica Bologna.

"Finché molti politici saranno teleguidati come marionette dalle gerarchie ecclesiastiche, anche la battaglia per il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali avanzerà  più faticosamente che in altri paesi, immuni dalla iattura di ospitare fisicamente al proprio interno lo Stato Pontificio".

L'appuntamento è quindi sui muri di Bologna dal 7 Maggio e via internet in tutta Italia.

Tutto il materiale della campagna è reperibile all'indirizzo web: http://www.cassero.it/unostracciodilaicita/

Delt@

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Pagina pubblicata il 07 maggio 2007

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