Esthechoc: inventato il cioccolato anti-rughe, andiamoci cauti
Un team di scienziati di un laboratorio interno dell'Università di Cambridge, ha annunciato di aver creato una barretta di cioccolato con poche calorie e con un effetto anti rughe.
"Esthechoc", questo è il nome della barretta, è composta al 70 per cento di cioccolato fondente arricchito con polifenoli di cacao e un potente estratto di alghe, ed è prodotta dalla società biotech "Lycotec".
Secondo gli inventori, sarebbe in grado di aumentare i livelli di antiossidanti ed al contempo di aumentare la circolazione, aiutando così a prevenire le rughe e mantenendo la pelle giovane e liscia.
Una barretta di soli 7.5 grammi, secondo quanto dicono gli inventori, racchiude lo stesso potere antiossidante di 300 grammi di salmone selvatico dell'Alaska o di 100 grammi di cioccolato fondente tradizionale.
La barretta inoltre ha solo 39 calorie, ed in più le barrette sono un prodotto vegano, usabile dai diabetici e buone per qualunque tipo di pelle.
Ovviamente all'annuncio di questo prodotto "miracoloso" si sono subito levate voci che hanno espresso seri dubbi scientifici sulla barretta.
Naveed Sattar, professore di Medicina metabolica presso l'Università di Glasgow, ha spiegato che è necessario condurre esperimenti più robusti a sostegno delle rivendicazioni "ridicolmente forti" da parte dei produttori.
Ha poi aggiunto che "Ci possono essere ragioni biologiche per pensare che alcuni dei composti possono portare beneficio ad alcuni dei processi legati all'invecchiamento ed alle malattie della pelle, ma d'altra parte, mangiare troppo cioccolato significa assumere più calorie, il che significa obesità, che riduce fortemente gli eventuali benefici".
Esperti nutrizionisti dell'University College di Londra (UCL) hanno avvertito che studi già effettuati in passato avevano dimostrato che l'astaxantina antiossidante funziona meglio quando applicata direttamente sul viso, piuttosto che ingerita.
George Grimble di UCL ha però commentato che "C'è una potenziale solida base scientifica per questo, anche se è ovviamente siamo ancora ai primi passi".
Grimble ha poi concluso dicendo che "A mio modesto parere, sarebbe necessario, per la società di Cambridge che produce questa barretta, presentarla in una rivista scientifica con tutti i dati in loro possesso, al fine di verificare l'effettiva efficacia del prodotto".
Noi nel frattempo non la compriamo.
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26 febbraio 2015
