Infertilità maschile, la politica deve essere più attenta

"La politica deve essere più attenta alle problematiche dell'infertilità  maschile". Parola di Antonio Gaglione, sottosegretario di Stato al ministero della Salute, intervenuto alla conferenza su "Cancro e fertilità  maschile: in attesa della guarigione" organizzata da Andrea Lenzi, Direttore dell'Unità  di Andrologia, Fisiopatologia della riproduzione e Diagnosi endocrinologiche del Policlinico Umberto I di Roma.

"Su questo tema - spiega Gaglione - la politica a volte è ancora sbilanciata. Si pensa molto all'infertilità  della donna, meno a quella maschile". Secondo il sottosegretario c'è anche poca sensibilità  da parte dell'opinione pubblica.

"Solamente qualche anno fa - prosegue Gaglione - il tema era sulla bocca di tutti per la vicenda del campione americano di ciclismo, Lance Armstrong, che confessò di aver crioconservato il seme dopo aver scoperto di essere affetto da un tumore al testicolo, ma dopo non si è fatto più niente". E gli uomini sembrano assolutamente impreparati sul tema. Le terapie per sconfiggere il tumore, specialmente testicolare, spesso rendono infertili.

Ma la medicina viene in soccorso di questi malati, e oggi in Italia sono 14 le Banche del seme a disposizione di coloro che hanno il desiderio di paternità  anche dopo la malattia. "Il 60 per cento dei pazienti - ha spiegato Andrea Lenzi - fortunatamente non ha bisogno del seme congelato, perché riacquista la fertilità  senza l'aiuto della crioconservazione.

Ma altri non hanno questa fortuna". Le norme seguite dalle Banche del seme italiane sono le stesse osservate a livello mondiale, ma tra le linee guida Lenzi ricorda specialmente quella che "impone la crioconservazione in una finestra di tempo che va dalla diagnosi all'inizio della chemio o radioterapia.

Il congelamento del seme va fatto dopo opportune analisi - termina l'esperto - perché prima di tutto dobbiamo separare il seme dai virus e dai batteri". "Le mamme - ha concluso Gaglione - portano le figlie dal ginecologo, mentre è difficile vedere un ragazzo dall'andrologo, anche perché ora la leva militare non è più obbligatoria.

Per questo vogliamo trovare un accordo con i medici di famiglia, affinché periodicamente bambini e adolescenti vengano sottoposti a visite di routine. Saranno poi i medici ad inviare i casi più sospetti dagli specialisti".

Per approfondire:
Sterilità cause e cure

Pagina pubblicata il 16 novembre 2007

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