Cuore: è possibile rigenerare il tessuto cicatriziale dopo l'infarto
Il tessuto cicatriziale del cuore che si forma dopo un infarto cardiaco può essere rigenerato. Quando si ha un infarto cardiaco il sangue smette di arrivare ai tessuti del cuore e un certo numero di cellule muscolari rimangono senza nutrimento e muoiono.
Al loro posto rimane una cicatrice rigida, incapace di effettuare il lavoro di pompa indispensabile all'attività cardiaca.
Victori J.Dzau, del Duke University Medical Center, presso il quale è stato effettuata la ricerca, ha dichiarato che è possibile rigenerare il tessuto danneggiato e ottenere nuove cellule muscolari, mediante delle molecole di RNA, il messaggero dei cromosomi.
Sono state testate anche le cellule staminali, ma il risultato, pubblicato su Circulation research, è stato migliore con il "microRNA".
La sperimentazione si è svolta su un topo vivo,e la procedura è piuttosto semplice.
Se fosse confermata questa sperimentazione e diventasse possibile l'uso sugli essere umani, 23 milioni di persone nel mondo potrebbero cancellare dalla loro vita i postumi invalidanti di questa malattia del miocardio.
L'infarto infatti, se esteso, proprio a causa della morte di larga parte del tessuto cardiaco muscolare e della sua sostituzione con tessuto fibroso, rende il cuore incapace di pompare efficacemente il sangue nel corpo, per nutrirlo, e nei polmoni, per raccogliere l'ossigeno necessario.
Mancanza di fiato, incapacità spesso a svolgere anche i più comuni atti della vita quotidiana sono infatti la realtà per molte persone (uomini e donne), che hanno avuto un infarto.
L'inefficienza aumenta con il passare del tempo ed, alla fine, spesso responsabile della morte di chi ha un'insufficienza cardiaca.
Se, appunto, si potrà in un futuro, ripristinare l'attività muscolare del cuore, la vita dopo un infarto, anche esteso, potrà essere radicalmente diversa, senza contare il fatto che anche altri organi, come i reni o l'encefalo, anch'essi soggetti a infarto, potrebbero beneficiare della stessa terapia.
Lisa Canitano
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28 aprile 2012
