Dopo l'infarto alte dosi di acidi grassi omega-3 riducono il rischio di morte improvvisa
Durante la somministrazione di olio di pesce ad alte dosi, gli acidi grassi omega-3 vengono incorporati rapidamente nei fosfolipidi miocardici, e ciò rende questi integratori particolarmente utili nei pazienti infartuati durante il periodo ad alto rischio dei 30 giorni successivi all'infarto.
L'incremento del consumo di olio di pesce è associato alla riduzione della mortalità per cause cardiache, e soprattutto della morte improvvisa: questo effetto viene attribuito appunto all'incorporazione degli acidi grassi omega-3 a catena lunga nei fosfolipidi cardiomiocitari.
I sopravvissuti ad un infarto sono esposti ad un aumento del rischio di morte improvvisa nel primo mese dopo l'infarto stesso: ne emerge che questi integratori potrebbero essere di aiuto durante questo periodo di vulnerabilità alle aritmie letali.
(Am J Clin Nutr 2007; 85: 1222-8)
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Pagina pubblicata il 28 maggio 2007