Anziani: l'assistenza dei malati cronici totalmente a carico delle famiglie

In Italia l'assistenza agli anziani con patologie croniche o malattie rare è totalmente a carico delle famiglie. Il peso economico è gravoso e il tempo dedicato crea anche problemi lavorativi.

Questa è in sintesi la fotografia scattata dall'XI Rapporto sulle politiche della cronicità illustrato oggi da Cittadinanzattiva-Tribunale diritti del malato.

Una situazione davvero al limite, le famiglie spendono in media 14 mila euro l'anno. Tanto costano i farmaci non rimborsati, i parafarmaci, gli articoli sanitari, le visite e gli esami, oltre al supporto assistenziale integrativo.

L'onere è pesante. 8.488 euro se ne vanno via per il supporto assistenziale integrativo alla persona (le badanti), 3.178 euro sono spesi per le visite, gli esami e la fisioterapia riabilitativa a domicilio.

E ancora, 1.297 euro per l'acquisto di parafarmaci, 1.127 euro per farmaci che il Servizio Sanitario Nazionale non rimborsa.

Di fatto la spesa corrisponde a più del doppio dell'indennità di accompagnamento. Le strutture assistenziali di tipo residenziale o semiresidenziali hanno una retta media di 13.946 euro.

Ma non basta, a questo onere economico si aggiunge quello temporale: 5 ore al giorno, questo è il tempo medio dedicato al familiare anziano. Un impegno che ha anche delle conseguenze sul piano lavorativo.

Il 93% delle associazioni racconta della difficoltà dei familiari a conciliare l'assistenza al parente con l'orario di lavoro. Nel 53,6% dei casi si riferiscono segnalazioni di interruzioni del rapporto di lavoro, mancati rinnovi del contratto e licenziamenti.

Un piccolo inferno. Quando il familiare viene dimesso, la famiglia si deve occupare di tutto. Il 76% delle associazioni interpellate segnala che, una volta a casa, l'assistenza domiciliare viene a mancare, mentre dovrebbe essere contestuale alle dimissioni.

I medici di famiglia ne escono male. Il 70,3% delle associazioni segnala una non integrazione con lo specialista della patologia di cui è affetto l'anziano. Per il 59,2% il medico di medicina generale non informa i familiari e i pazienti su come la patologia deve essere gestita.

Inoltre, per 72,4% delle associazioni il medico non ricopre quel ruolo essenziale di coordinamento tra gli specialisti coinvolti e non presta la necessaria attenzione alla rilevazione del dolore (46,4%).

17 ottobre 2012

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