Gli anziani in piazza contro le piaghe da decubito

"Scenderemo in piazza per chiedere fatti concreti, non parole. I malati con piaghe da decubito e le loro famiglie ritengono che la misura sia colma e per richiamare l'attenzione del Governo e delle Istituzioni sulle rilevanti spese necessarie per le loro medicazioni quotidiane si apprestano a una protesta per manifestare pubblicamente il loro disagio".

Lo dichiara Roberto Messina, presidente di Federanziani, annunciando la mobilitazione dei malati con piaghe da decubito prevista per martedì 11 dicembre dalle 10.30 in Piazza Montecitorio a Roma.

"La nostra Federazione consapevole del fatto che i malati, per la maggior parte anziani - scrive Messina in una nota - dal punto di vista economico non riescono a sopportare l'onere di questa grave patologia, chiede all'Esecutivo l'inserimento immediato nei Livelli essenziali di assistenza e la totale rimborsabilità  dei farmaci per questi pazienti, o quantomeno la riduzione dell'Iva sulle medicazioni dall'attuale 20 per cento al 4 per cento".

Secondo l'Ufficio studi di Federanziani, sono circa 2 milioni gli italiani con ulcere della pelle dovute a piaghe da decubito, da diabete e di origine chirurgica. Costano alla sanità  pubblica quasi 1 miliardo di euro l'anno, mentre fanno perdere poco meno di 500 mila giornate di lavoro al sistema produttivo, tra pazienti e familiari dei malati che non si recano in ufficio per assisterli.

"I nostri anziani, con un reddito medio di 600 euro mensili - conclude Messina, numeri alla mano - sostenendo un costo per acquistare le medicazioni che si aggira tra i 100 e 250 euro al mese, non riescono ormai più a sostenere il costo della loro patologia. Resta inteso che Federanziani è disponibile ad aprire un dialogo con il Governo su elementi concreti"

Pagina pubblicata il 10 dicembre 2007

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