Cuore, le domande del ginecologo proteggono la salute delle donne
Se i ginecologi effettuassero uno screening sulle donne per le malattie del cuore potrebbero essere evidenziati dei problemi che non vengono visti dal medico di medicina generale.
Le donne spesso vengono sottotrattate o sono inconsapevoli dei fattori di rischio per le malattie di cuore, che sono la principale causa di morte per le donne negli Stati Uniti.
Inoltre il numero delle morti legate al cuore nelle donne fra i 35 e i 44 anni aumenta di un punto in percentuale per anno, secondo i ricercatori.
Le donne si prendono cura del loro seno, e fanno la mammografia, e delle loro ossa con i test di densità, ma spesso dimenticano il loro cuore, dice Dr. Roxana Mehran, Direttore del centro cardiovascolare di ricerca e intervento del Mount Sinai Medical Center in New York City, e leader del team di ricerca.
Molte donne sono inconsapevoli dei fattori di rischio cardiologici, e questi risultati sono stati presentati in una sessione scientifica tenuta dall'American College di Cardiologia a Chicago.
Il programma è stato svolto in reparti di ostetricia e ginecologia e in 10 centri medici, sono state sottoposte a screening 2.234 donne con un età media di 53 anni, per il rischio di malattie cardiovascolari o per la malattia vera e propria.
Le pazienti compilavano una breve storia sui fattori di rischio cardiovascolari, inclusa la storia familiare, e dettagli sui sintomi di cui potevano avere avuto esperienza.
Le ricerche hanno trovato dei fattori di rischio cardiovascolari in oltre due terzi delle donne controllate. Nel 40% di esse, inoltre, erano presenti sintomi da moderata stanchezza a severi dolori del torace.
La Dott. Mehran dice che una semplice valutazione cardiovascolare negli ambulatori di ostetricia e ginecologia potrebbe aumentare la prevenzione delle malattie di cuore nelle donne e educare alla prevenzione.
I costi sono bassi e il tempo richiesto può essere solo di due o tre minuti, per una grande opportunità. Il 20% di queste donne considera il ginecologo come la prima fonte della propria salute e circa il 20% non era a conoscenza dei propri livelli di pressione o di glicemia.
Il 40% non aveva mai fatto un esame per la colesterolemia. Dopo lo screening un quarto delle donne si è recata presso il suo medico di medicina venerale o presso un cardiologo o un endocrinologo per un'ulteriore valutazione.
Il prossimo step per la Dott.ssa Mehran è riuscire ad includere campioni di donne di gruppi socioeconomici svantaggiati
Lisa Canitano
1 aprile 2012
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