Analgesia epidurale o peridurale: di cosa si tratta?

Epidurale, partorire senza dolore. Che cosa significa "partoanalgesia"

La parola "analgesia" deriva dal greco e vuoi dire "senza dolore". Con il termine di "partoanalgesìa" intendiamo quindi una pratica medica che permette di partorire in modo naturale evitando il dolore.

Il dolore nel parto è una cosa inevitabile?

La percezione e soprattutto la tolleranza al dolore sono fattori estremamente variabili da persona a persona. Alcune donne ricavano una grande gratificazione e conferma delle proprie competenze se vivono il travaglio e il parto al riparo di ogni medicalizzazione mentre per altre il dolore può rappresentare un evento fortemente negativo che impedisce di vivere la nascita del bambino in modo sereno.

Soffrire non è però inevitabile e chi dice che bisogna sopportare ogni dolore perché "da sempre le donne partoriscono cosi", forse non sa che già gli egizi ricorrevano ad amuleti e riti magici per ridurre il dolore del parto e lo stesso risultato cercavano di ottenere i greci e i romani utilizzando infusi di mandragola papavero e altre erbe, senza dimenticare che, in Inghilterra, la regina Vittoria, nel primissimi anni del secolo scorso si sottopose alla prima anestesia locale per il parto.

Come fate a controllate il dolore nel travaglio e nel parto?

L'analgesia nel travaglio di parto (partoanalgesia) si ottiene con una tecnica che viene chiamata "analgesia epidurale" (oppure "analgesia peridurale": non ci sono differenze, le parole sono diverse ma indicano la stessa cosa). Questa tecnica può essere eseguita solo da un medico anestesista, che prima di effettuarla visiterà la futura mamma e controllerà la cartella clinica e le ultime analisi.

Come viene eseguita l'epidurale?

Partendo a livello della regione lombare e utilizzando un ago apposito, si raggiunge uno spazio, lo spazio epidurale appunto che è formato dal tessuto grasso che riveste le fibre nervose che trasmettono il dolore del travaglio in una zona dove ormai è terminato il midollo spinale.

In questo spazio viene posizionato un piccolo tubo di materiale plastico (detto "cateterino") che si fissa successivamente alla schiena, consentendo qualsiasi movimento alla partoriente e che verrà rimosso a parto avvenuto. Attraverso il "cateterino" vengono iniettati, quando è necessario e anche per più volte, tutti i farmaci che servono ad ottenere l'analgesia nelle varie fasi del travaglio, senza necessità di ulteriori punture.

L'epidurale è dolorosa?

Questa tecnica non è dolorosa perché viene preceduta da un'anestesia locale e può essere eseguita in pochi minuti.

Ci sono rischi per il bambino?

Il posizionamento del cateterino e i farmaci utilizzati non causano alterazioni al bambino.

Dopo aver fatto l'epidurale non sentirò più le contrazioni? Dovrò stare a letto durante il travaglio? Mi sentirò immobilizzata?

No! L'analgesia epidurale consente un controllo efficace nel dolore nel travaglio e nel parto, lasciando inalterate tutte le altre sensibilità e anche la capacità di muoversi e camminare! Dopo aver somministrato i farmaci nel tubicino fissato alla schiena, le contrazioni uterine continueranno ad essere percepite lasciando la sensazione di "qualcosa che si muove nella pancia" ma cesseranno di essere dolorose. Talvolta alcune donne possono avvertire una lieve alterazione della sensibilità che può manifestarsi con formicolio e sensazione di calore alle gambe e all'addome.

Questa tecnica causa delle alterazioni al normale travaglio?

L'analgesia epidurale riduce il dolore e lo stress e lascia che il parto avvenga in modo "normale". L'epidurale, se correttamente eseguita, non incide sugli aspetti fisiologici delle varie fasi del travaglio e sul periodo espulsivo. Può succedere che le contrazioni si riducano e che si avverta meno la "sensazione di spinta"- Comunque, la dose di anestetico che viene utilizzata è "personalizzata" in relazione al dolore percepito e alle fasi del travaglio.

Quando posso chiedere l'epidurale?

Poiché l'analgesia epidurale non deve interferire con la normale dinamica del travaglio, può essere eseguita, in accordo con l'equipe ostetrico-ginecologica. a condizione che il travaglio sia iniziato e soltanto dopo la visita del ginecologo.

Potenzialmente ogni donna può richiedere l'analgesia epidurale; la visita dell'anestesista permetterà di chiarire se ci sono eventuali problemi che ne sconsigliano l'esecuzione. In alcune condizioni l'epidurale in travaglio è particolarmente indicata, come nel diabete, nell'ipertensione arteriosa, nella gestosi, nella grave miopia, nel pregresso distacco di retina, in alcune malattie cardiovascolari.

Quando è meglio non farla?

Come tutti gli interventi medici, anche l'esecuzione dell'analgesia epidurale può avere alcune controindicazioni: esse sono rappresentate dai disturbi della coagulazione del sangue e dall'assunzione di farmaci anticoagulanti, da infezioni localizzate nella regione della schiena o generalizzate, da alcune patologie della colonna vertebrale e da rare patologie muscolari.

L'epidurale è pericolosa?

L'analgesia epidurale è una tecnica sicura, ampiamente praticata in tutto il mondo da molti annl e normalmente tollerata molto bene. Tuttavia, seppure raramente, si possono presentare alcuni inconvenienti di cui molti hanno una bassissima incidenza:

  • Lombalgia, che se non pre-esistente è dovuta alla puntura epidurale, generalmente si risolve spontaneamente In pochi giorni senza bisogno di terapia specifica

  • Mal di testa (0.6 – 0,9% dei casi), che può durare anch'esso alcuni giorni e che, pur essendo fastidioso, può essere efficacemente trattato con l'aiuto dei più comuni analgesici e con la posizione distesa. Il medico anestesista avrà comunque cura di suggerire per eventuali singoli casi li trattamento più efficace, rapido ed opportuno.

..e se a un certo punto devo fare il taglio cesareo?

L'epidurale può essere utilizzata anche come tecnica di anestesia per il parto con il taglio cesareo. In questo caso si introdurranno nel cateterino dei farmaci specifici per ottenere un livello di anestesia "chirurgico", abolendo la sensibilità della donna dal seno in giù e in alcuni casi anche la capacità di muovere le gambe per alcune ore.

Questa tecnica non Influenza le condizioni del bambino alla nascita e rende possibile per la mamma vedere subito il bambino, avere eventualmente accanto a sé il marito al momento della nascita, controllare in modo ottimale il dolore post-operatorio, riprendersi in tempi decisamente rapidi dall'intervento, allattare sin da subito .

Nel caso in cui la donna lo desideri, è inoltre possibile. dopo la nascita del bambino, ricevere un "calmante" che aiuti a passare più rapidamente il tempo dell'intervento. Durante l'operazione sarà posizionato un telo sterile per evitare di vedere le varie manovre chirurgiche.

Come mi posso "preparare" all'epidurale?

E' bene che la gestante che intende partorire con l'analgesia epidurale programmi, tra l'ottavo e il nono mese di gravidanza, un colloquio con il medico anestesista; durante la visita sarà valutata la possibilità di eseguire l'epidurale in relazione alle condizioni cliniche della mamma e agli esami del sangue eseguiti in gravidanza. Inoltre, verranno fornite tutte le ulteriori spiegazioni che saranno richieste e sarà possibile firmare il consenso informato all'anestesia.

Vedi le esperienze del Servizio di Anastesia ed Analgesia in Ostetricia dell'Ospedale S. Pertini di Roma

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Pagina aggiornata il 5 luglio 2008

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