Tecniche di riproduzione assistita: la GIFT

La GIFT ovvero il trasferimento dei gameti (ovocita e spermatozoo) dentro le tube: è una tecnica alternativa alla FIVET particolarmente indicata in quei casi in cui la sterilità non è legata a problemi alle tube, nei casi di sterilità idiopatica e nei casi di ipofertilità maschile non grave.

GIFT si può usare solo in certe coppie (15-20%) con risultati buoni anche in donne di 38-39 anni. Ed è proprio nelle donne avanti con gli anni che la GIFT ha dato più successi.

Mentre nella FIVET si trasferiscono in utero pre-embrioni nati dalla fecondazione in vitro (cioè in laboratorio), nella GIFT si prelevano gli ovociti della donna e gli spermatozoi dell'uomo e si trasferiscono contemporaneamente nelle tube. In questo modo non si sa quanti ovociti verranno fecondati e quindi quanti pre-embrioni si svilupperanno.

GIFT "classica"

La donna segue lo stesso iter descritto per la FIVET fino al momento in cui il medico nota la maturazione delle uova. Gli viene somministrato l'ormone HCG (l'ormone dellagravidanza) e 34-36 ore dopo viene sottoposta a laparoscopia in anestesia generale.

Durante l'intervento, che dura in media 30 minuti, viene aspirato il contenuto dei follicoli, le uova vengono control late dal biologo e nuovamente aspirate in un sottile catetere che già contiene un numero stabilito di spermatozoi. È possibile eseguire anche il prelievo degli ovociti per via vaginale come nella FIVET.

A questo punto il catetere viene fatto penetrare dentro le tube e gli spermatozoi e gli ovuli vengono lì depositati. Nelle donne con meno di 36 anni generalmente vengono introdotti tre-quattro ovociti (ripartiti tra le due tube o tutti nella stessa tuba), nelle donne oltre i 36 anni gli ovociti sono quattro-sei.

Anche per quanto riguarda la GIFT se il numero degli ovoci ti è superiore a quello necessario si possono fecondare e congelare i pre-embrioni.

GIFT "isteroscopica"

È una variante della GIFT classicae consiste nell'inserire uova e spermatozoi nell'utero sotto la guidadi un isteroscopio introdotto dalla vagina. È una tecnica che da meno possibilità di successo ma che non richiede l'anestesia generale.

Le complicanze della GIFT Come per la FIVET c'è il rischio d'insorgenza della sindrome da iperstimolazione e sono fre quenti le gravidanze multiple. Circa il 3-4% delle gravidanze ottenute con la GIFT è intratubarica ma viene trattata senza intervento chirurgico.

FIVET e GIFT: le possibilità di successo A parità di condizioni cliniche (tipo di sterilità, età della donna ecc.) la FIVET assicura il 26-30% di gravidanze, la GIFT classica il 40-42% e la GIFT isteroscopica il 30-32%.

ZIFT e TET: Si tratta di tecniche che prevedono alcuni tempi della FIVET e altri della GIFT. Si trasferiscono zigoti (uova fecondate che non avendo ancora iniziato la divisione cellulare non sono ancora pre-embrioni- ZIFT) o pre-embrioni (TET) nelle tube.

ICSI

Malgrado i progressi degli ultimi anni, le percentualidi successo delle tecniche di fecondazione assistita non sono molto soddisfacenti quando all'origine della ipofertilità vi è un'alterazione delle caratteristiche seminali. Anche le più sofisticate tecniche di preparazione del seme, il cui obiettivo è quello di selezionare e concentrare gli spermatozoi migliori, hanno dato, a tutt'oggi, risultati poco incoraggianti nel trattamento delle severe dispermie.

A venire incontro a queste problematiche, negli ultimi 10 anni, è stata l'evoluzione delle tecnologie legate alla fecondazione assistita. Tali tecniche vengono comunemente definite tecniche di micromanipolazione, proprio perché consentono la manipolazione ultrafine delle cellule gametiche.

La ICSI (Intracytoplasmic Sperm Injection), introdotta nel 1992 ad opera del gruppo belga di Van Steirteghem, ed in particolare di G.P. Palermo, è una tecnica che prevede l'iniezione di un singolo spermatozoo direttamente nel citoplasma ovocitario.

La straordinaria novità apportata dalla ICSI all'intero settore della procreazione medicalmente assistita (PMA) risiederebbe nel modo di valorizzare la capacità fecondante di un individuo, non più sulla base di un confronto tra una concentrazione nemaspermica, più o meno mobile, con uno o più ovociti, ma semplicemente tra un singolo spermatozoo e una cellula uovo matura.

In altri termini, grazie alla ICSI, è oggi possibile parlare di potenzialità fe condante di quei soggetti fino a qualche anno fa ritenuti assoluta mente sterili perché affetti da azoospermia non ostruttiva.

Trattando spermatozoi prelevati direttamente dall'epididimo (MESA) o dal testicolo (TESE) o precursori cellulari della linea spermatoge-netica (spermatidi), isolati anche dall'eiaculato di questi soggetti, è possibile ottenere embrioni vitali in grado di dare origine a gravi danze.

Donazione del seme

La fecondazione in vitro, e quindi il concepimento fuori del corpo della donna, ha aperto le porte anche alla donazione di spermatozoi e ovociti. L'inseminazione con sperma da donatore rappresenta una delle possibili soluzioni per quelle coppie in cui la sterilità è legata a problemi dell'uomo.

Ovodonazioni

Sono molte le situazioni in cui una donna è costretta a ricorrere all'ovodonazione: al primo posto, ovviamente, le amenorree ovariche primitive, le menopause precoci, le disgenesie (alterazione della capacità di procreare).

Ma possono esserci anche casi in cui la donna, pur in età fertile, non può disporre delle proprie uova: se le ovaie sono state asportate, se ha subito trattamenti chemioterapici per un tumore, se è portatrice di gravi malattie ereditarie che verrebbero trasmesse al figlio.

Una volta che il medico e la coppia sono giunti alla conclusione di voler ricorrere all'ovodonazione la donna viene sottoposta ad una serie di controlli al fine di stabilire se il suo utero è normale e in grado di portare avanti una gravidanza. Successivamente sarà l'uomo ad essere sottoposto a controlli dato che sarà utilizzato il suo seme per fecondare l'uovo donato.

E veniamo alla donatrice: può essere anonima oppure un'amica, una parente. A volte le donne che vengono sottoposte a inseminazione artificiale donano gli ovociti in eccesso ma è una pratica che sta diminuendo perché in genere le donne preferiscono far fecondare gli ovociti in esubero e congelare i pre-embrioni.

La donna ricevente, se ha problemi di amenorrea o comunque di irregolarità mestruale, viene sottoposta a terapie ormonali sostitutive in modo da simulare un ciclo spontaneo. Anche nelle donne che hanno mestruazioni spontanee si tende ad adottare la terapia ormonale sostitutiva in modo da portare parallelamente donna-donatrice e donna-ricevente ad uno stesso stadio ormonale.

Gli ovociti vengono prelevati dalla donatrice, fecondati con il seme dell'uomo in laboratorio e trasferiti nell'utero della donna ricevente. Una volta accertata la gravidanza (dopo circa 2 settimane) la terapia ormonale viene modificata per essere poi del tutto abbandonata quando la gestazione è avanti nel tempo.

Ettore Cittadidini, Carlo Flamigni - Un Figlio, volerlo per poterlo avere - Ed. La Nuova Italia Scientifica

pagina aggiornata il 27 dicembre 2007

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