Allattamento: pensi di avere poco latte?

Le crisi in corso di allattamento al seno

  • Abbastanza di frequente le madri che allattano al seno si convincono che il loro latte non è più sufficiente per il bambino. In questi casi é importante tenere presente che:
  • Spesso all'impressione di avere poco latte non corrisponde un'effettiva bassa produzione di latte.
  • Anche un'effettiva bassa produzione di latte può essere un fenomeno solo transitorio. In realtà il meccanismo dell'allattamento funziona a richiesta: più il seno viene svuotato attaccando il bambino, più latte viene prodotto nelle poppate successive.
  • Nella maggioranza dei casi è possibile intervenire sulla condizione di bassa produzione di latte, agendo sugli eventuali fattori correggibili (vedi oltre).

Percezione materna di bassa produzione di latte

I segni di questa percezione sono in realtà poco attendibili perché non oggettivi. Di solito ci si preoccupa, ed il più delle volte eccessivamente, perché:

  • Il seno che sembrava sempre pieno, all’improvviso appare morbido e magari non gocciola più latte o non viene fuori con il tiralatte.
  • Il bambino si lamenta, vuole succhiare più spesso, sembra non essere soddisfatto (del resto un bambino, pur adeguatamente alimentato, non sempre mostra di essere anche soddisfatto).
  • Il bambino, che stava attaccato secondo un suo schema ormai riconosciuto dalla madre, improvvisamente cambia ritmo e vuole succhiare molto più spesso ed a lungo.
  • Il bambino si attacca e poi rifiuta il seno, piangendo.

Segni attendibili che un bambino allattato esclusivamente al seno non mangia a sufficienza

Non si può negare che i segni sopra citati siano una comprensibile fonte di dubbio e preoccupazione. In realtà essi in quanto inaffidabili, non sono sufficienti per decidere se il bambino mangia poco. Solo i seguenti 2 criteri sono oggettivi e da accreditare:

  • Il bambino (a partire dalla fine della prima settimana di vita) bagna meno di 6 pannolini nelle 24 ore, con urine magari concentrate, visibili e non trasparenti come dovrebbero essere.
  • La crescita del bambino è inferiore al minimo di 125 gr/settimana (500 grammi/mese).

Che fare se c'è effettivamente poco latte?

Il tuo pediatra di fiducia ti saprà dire se è necessario dare subito un'aggiunta di latte o se invece c'è spazio per aspettare ancora, magari ricontrollando a breve il peso. Questa seconda ipotesi vale naturalmente se sono stati individuati dei fattori correggibili, possibile causa della bassa produzione di latte rilevata.

Cause di bassa produzione di latte più frequentemente rilevate, ma correggibili.

  • Ragadi dolorose al capezzolo ed attacco inadeguato al seno da parte del bambino; in entrambi i casi la correzione dell'attacco ha buone probabilità di risolvere il problema.
  • Schemi di alimentazione al seno inadeguati per quanto riguarda la durata ed il numero delle poppate. È consigliabile quindi allattare anche a lungo (ma col bambino ben attaccato), spesso (o se è possibile più spesso) in modo che la produzione di latte aumenti. Tieni presente che la parte terminale della poppata permette al bambino di ricevere la quota più grassa del latte.
  • Aggiunte di alimenti diversi dal latte materno (latte artificiale, camomille, tisane, ecc...) di cui non ci sia reale necessità riducono ali episodi di suzione al seno e sottoregolano la produzione di latte.
  • Un bambino svogliato, debole o con problemi di suzione da cause diverse non è in grado di stimolare autonomamente il seno per produrre la quota di latte giusta per lui. In questi casi ricerca il consiglio specifico da parte di un operatore competente: ad ogni modo ricorda che il ricorso ad un valido tiralatte spesso permette in questi casi di mantenere un'adeguata produzione di latte.

Alcuni altri consigli per superare i momenti di crisi:

  • Riposa più che puoi, ricerca la compagnia di persone capaci di incoraggiarti, chiedi aiuto per le faccende domestiche in modo da poterti dedicare per qualche giorno solo al bambino, in attesa che la tua produzione di latte aumenti di nuovo.
  • Bevi, assecondando semplicemente la tua sete senza importi di mandar giù eccessive quantità di bevande e tisane, la cui efficacia nello stimolare la produzione di latte non è chiaramente documentata.

Fonte: Burlo Garofolo di Trieste

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