Nascita e abbandono in ospedale: la donna non vuole essere nominata

Nascita e abbandono in ospedale: se la donna non vuole essere nominata

Protocollo d'intesa tra il Tribunale dei Minorenni ed il Comune di Roma - Dipartimento V - Politiche Sociali della Salute

1) Donna che non consente di essere nominata Dovrà essere rispettata la volontà della donna, senza condizionare la sua scelta, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con il bambino: potrà vederlo solo dietro sua richiesta, salvi i provvedimenti eventualmente emessi dal T.M. nel procedimento per la verifica dello stato di abbandono.

Allo scopo è fondamentale la preparazione degli operatori dell'accoglienza del Pronto Soccorso che sono i primi a contattare la donna.

1.a) SE DICHIARA IN MODO ESPLICITO AL MOMENTO DEL RICOVERO DI NON VOLER ESSERE NOMINATA

Viste le circolari dell'Assessorato della Salvaguardia e cura della salute della Regione Lazio n° 39 e 43 del 1999 e loro successive integrazioni del 20/1/2000 e del 10/4/2003 riguardanti i flussi informativi ospedalieri, tutti i dati che potrebbero ricondurre all'identità della madre devono essere sostituiti con la dicitura "ANONIMA-ANONIMA", e se la donna è d'accordosi conservano in busta chiusa i dati anagrafici della donna o la fotocopia del documento d'identità.

Tale busta verrà conservata in Direzione Sanitaria e, se non richiesta dalla donna al momento della dimissione, verrà eliminata dopo dieci giorni dal parto.

Il consenso agli esami diagnostici e al trattamento sanitario della partoriente, ove previsto da una specifica norma di legge, va conservato nella sua cartella clinica. Tale consenso non deve essere necessariamente reso in forma scritta, ma la paziente potrà esprimerlo oralmente al personale ospedaliero.

Quest'ultimo dovrà renderne testimonianza riportando sui moduli di consenso la seguente dicitura: "di fronte al sig./ra ........ , (ruolo ospedaliero) e sig./ra........ , (ruolo ospedaliero), la paziente (N° nosografico) acconsente a ....." Firma dei testimoni.... A garanzia della salute del bambino è necessario registrare tutti i dati anamnestici materni (eventuali infezioni, decorso della gravidanza, malattie ereditarie, se gravidanza a rischio, ecc.) nonché effettuare alla partoriente tutti gli esami diagnostici indispensabili all'accertamento di patologie a trasmissione genetica.

Qualora la donna non acconsentisse, le analisi che comunque dovranno essere effettuate al bambino sono: HIV, HBSAG, HACV, TORCH, VDRL, TPHA (e, ove necessario, ulteriori accertamenti diagnostici), senza ulteriori autorizzazioni o richieste.

Sarebbe opportuno che la donna, venisse ricoverata in una stanza dove non vi fossero partorienti e puerpere. Si raccomanda che la denuncia di nascita da parte del personale sanitario ospedaliere non venga effettuata prima del 10° giorno dalla nascita del minore (e comunque non prima della dimissione ospedaliera della partoriente), in modo da concedere alla donna un ulteriore tempo di riflessione.

1.b) SE LA DONNA NON NOMINATA MENTRE È ANCORA IN OSPEDALE CI RIPENSA E VUOLE RICONOSCERE IL BAMBINO

Si restituisce alla donna la busta chiusa, precedentemente creata, contenente le sue generalità e si acquisiscono i dati della paziente mediante un documento di riconoscimento valido, modificando la cartella clinica. Tale variazione va comunicata sia al T.M. che all'Ufficio Tutela Pubblica del Comune di Roma. Contestualmente si consegna alla donna il certificato di assistenza al parto riportante i suoi dati.

Nel caso in cui il T.M. abbia già adottato provvedimenti nel procedimento per la verifica dello stato di abbandono, la dimissione ospedaliera del minore avverrà in ottemperanza alle modalità stabilite dal T.M. successivamente al riconoscimento.

1.c) SE LA DONNA CI RIPENSA DOPO LA DENUNCIA DI NASCITA EFFETTUATA DALL'OSPEDALE

Se è già stata effettuata la denuncia di nascita da parte del personale sanitario ospedaliero, la donna sarà indirizzata al T.M., fermo restando il suo diritto di recarsi all'Ufficio Anagrafe del Comune di Roma o nel proprio Comune di residenza per effettuare il riconoscimento.

Nascita e abbandono in ospedale, procedure:

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Pagina aggiornata il 12 dicembre 2007

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