Sanità, lettera aperta del Ministro Turco agli operatori sanitari

"La vostra battaglia è la mia battaglia. Proprio per questo non potete non valorizzare lo straordinario sforzo del Governo per la salvaguardia e il miglioramento della sanità  pubblica" Si è espresso così il Ministro della Salute Livia Turco in una lettera aperta ai sindacati e agli operatori in occasione dello sciopero della dirigenza del Ssn.

Ecco il testo della lettera: "Voglio dirlo con grande chiarezza: sono sempre stata e resto dell'idea che la valorizzazione del personale del Ssn, a partire dalla dirigenza, è condizione imprescindibile per salvaguardare la sanità  pubblica.

Proprio per questo non potete non valorizzare lo straordinario sforzo del Governo per la salvaguardia e il miglioramento della sanità  pubblica. E anche per questo, anche oggi, mi sento comunque dalla parte di chi sciopera, pur ritenendo che questo sciopero poteva essere evitato per diverse ragioni che proverò a sintetizzare.

Con il Patto per la salute siglato lo scorso anno dal Governo e dalle Regioni e con la legge finanziaria 2007 e il ddl finanziaria 2008, abbiamo effettuato una svolta decisiva per il rilancio del Ssn.

Una svolta basata su due atti di Governo concreti: rivalutazione dei finanziamenti per i livelli di assistenza (con 10 miliardi e mezzo di euro in più rispetto al 2006!) che vuol dire più prestazioni ai cittadini ma anche più risorse per gli operatori a livello locale; rilancio del piano di edilizia sanitaria (con 6 miliardi in più, sempre rispetto al 2006) che vuol dire garantire strutture e tecnologie moderne a beneficio, anche in questo caso, dei cittadini ma anche degli operatori che potranno lavorare in strutture più moderne e usare tecnologie più innovative.

Penso che avere rifinanziato i Lea e rilanciato gli investimenti sia stata la risposta più seria e ampia alla grande vertenza della dirigenza del Ssn che, dal 2004 al 2006, aveva posto come suo primo obiettivo proprio la salvaguardia e il rilancio del Ssn. Dimenticare tutto questo e non tenerne conto è un grave errore per gli stessi dirigenti del Ssn che dovrebbero addirittura rivendicarne a sé il successo [...]E allora perché scioperare contro il Governo? Per quanto riguarda il contratto sono impegnata a sollecitare la rapida approvazione in Consiglio dei Ministri dell'atto di indirizzo e contestualmente promuovere un incontro con i Ministri dell'Economia e per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione.

I contratti vanno chiusi quanto prima. E farò tutto ciò che in materia mi compete per raggiungere tale risultato. Per quanto concerne la rivalutazione dell'indennità  di esclusività  ho intenzione di portare avanti con decisione il mio emendamento alla legge finanziaria in discussione alla Camera, che ho già  portato all'attenzione della Presidenza del Consiglio, e che prevede un significativo stanziamento per il biennio 2008/2009 per incrementare tale indennità  includendola nel monte salari. Con il disegno di legge sulla qualità  e la sicurezza del Ssn, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 16 novembre, infine, abbiamo finalmente concretizzato il governo clinico nelle aziende sanitarie per la responsabilizzazione e il coinvolgimento degli operatori nella gestione della sanità , trasformando a tal fine il Collegio di direzione in organo dell'azienda che esprime pareri obbligatori su tutti i principali atti di gestione del direttore generale.

Anche questa è una rivendicazione storica e sacrosanta della dirigenza del Ssn. Penso sia giusto prenderne atto. Come è giusto prendere atto della messa a regime dell'Ecm dopo anni di provvisorietà  nelle regole e negli ambiti di questa fondamentale istituzione per la formazione e l'aggiornamento continuo degli operatori sanitari. Insomma, di strada "per e con" i dirigenti del Ssn ne abbiamo fatta e vogliamo farne ancora.

A coloro che hanno scioperato oggi ribadisco che ho fatto e farò tutto il possibile per garantire agli operatori della sanità  italiana il giusto trattamento economico, le giuste prerogative di responsabilità  e le adeguate condizioni ambientali, strutturali, contrattuali e organizzative in cui lavorare ogni giorno per la tutela della salute dei cittadini. La vostra battaglia è la mia battaglia. Sappiatelo".

Pagina pubblicata il 02 dicembre 2007

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