Taglio cesareo e VBAC: complicanze a confronto
La complicanza più temuta nel VBAC e' la rottura dell'utero. Facciamo intanto un distinguo importante tra
- deiscenza della cicatrice uterina
- rottura franca dell'utero
La deiscenza si ha quando il tessuto intorno alla cicatrice si sfalda portando ad un apertura nell'utero, evenienza che può non dare segni clinici importanti, quindi più difficile da riconoscere ma con esiti meno gravi.
La rottura e' più catastrofica in quanto può interessare la parte dell'utero che si contrae ed e' più vascolarizzata.
Gli studi che ci riportano l'incidenza di rottura d'utero nel VBAC non hanno potuto distinguere tra deiscenza e rottura d'utero.
In ogni caso allo stato attuale il rischio di rottura d'utero (comprese le deiscenze) per la donna che tenta la PdT è dell'ordine dello 0,5%. Questo significa che una donna su 200 andrà probabilmente incontro a tale complicanza durante la prova di travaglio.
C'e' da ricordare che la deiscenza o rottura dell'utero avviene anche tra le donne che ripetono il taglio cesareo al di fuori del travaglio, nell'ordine dello 0,2% circa.
Si e' notato come nel confronto tra taglio cesareo ripetuto e VBAC gli esiti sia materni che fetali siano decisamente migliori nel secondo caso. Qualora un travaglio dopo cesareo esiti in un cesareo urgente per sospetta rottura d'utero, aumenta la possibilità di complicanze sia materne che fetali.
Secondo un recente studio inglese riguardo al Taglio Cesareo in generale : su diecimila donne che affrontano un taglio cesareo
- 900 avranno dolore all'addome contro 500 nel caso di un parto per via vaginale
- 10 avranno un danno alla vescica contro 0.3 nel caso di un parto per via vaginale
- 50 avranno bisogno di un ulteriore intervento contro 3 nel caso di un parto per via vaginale
- 80 avranno bisogno di un'isterectomia (asportazione dell'utero) contro 1 o 2 nel caso di un parto per via vaginale
- 90 saranno trasferite in rianimazione contro 10 nel caso di un parto per via vaginale
inoltre le donne sottoposte a taglio cesareo avranno un rischio aumentato di:
- ricoveri più lunghi
- rientro in ospedale
- morte
- infertilità
- placenta previa in gravidanza successive
- rottura d'utero durante gravidanze successive
Se decidi di effettuare una prova di travaglio vi sono ottime possibilità che tu riesca ad avere un VBAC. Le statistiche parlano di un successo variabile tra il 50% e il 95% a seconda di alcuni fattori che possono influenzare positivamente o negativamente le possibilità di farcela.
In particolare le seguenti condizioni sembrano collegate ad una migliore possibilità di successo:
- uno o più parti spontanei precedenti, soprattutto se dopo il cesareo
- un pregresso TC per arresto della dilatazione in travaglio
- un pregresso TC per presentazione podalica si possono aggiungere
- essere assistita da un'ostetrica o da un medico che condividano a pieno la tua scelta
- effettuare il travaglio in una struttura dove esista un protocollo condiviso sul VBAC
In ogni caso anche in assenza dei fattori facilitanti che ho citato prima vale comunque la pena di lasciare che inizi il travaglio per poi valutare come procede dal momento che un eventuale taglio cesareo praticato in travaglio, prima di una reale emergenza, comporta dei reali benefici per il bambino.
Alcuni studi evidenziano un aumentato rischio di morte per il bambino nel caso di un travaglio dopo cesareo vs un taglio cesareo elettivo, rischio comunque comparabile a quello di una donna che affronta il suo primo parto.
di Ivana Arena
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Pagina aggiornata il 9 luglio 2007