Linfedema: Follow-up per pazienti con tumore al seno durante survivorship

A causa dell'elevata incidenza del linfedema in pazienti con tumore al seno, il follow-up di routine è fondamentale per la diagnosi precoce e l'avvio di interventi per rallentare la progressione del linfedema.

Circa il 25% delle donne che subiscono ALND sviluppano il linfedema entro tre anni dall'intervento, e circa il 55% dei pazienti che si sottopongono alla dissezione del linfonodo sentinella accusano un intorpidimento entro cinque anni dall'operazione (McLaughlin et al., 2008).

Queste statistiche rafforzano la necessità di una valutazione da continuare diversi anni dopo l'intervento chirurgico. Raccomandazioni per il follow-up includono un esame fisico e misurazioni un mese dopo l'intervento e poi ad intervalli di tre mesi per 18 mesi dopo l'intervento (StoutGergich et al., 2008; Torres Lacomba et al., 2010).

Continuare il follow-up può essere difficile per alcuni pazienti a causa di mancanza di motivazione, stress finanziario, trasporto o distanza e disponibilità per gli appuntamenti (Papadopoulou et al., 2012). L'istruzione approfondita del paziente, il rafforzamento degli interventi e il follow-up è importante a causa della riduzione della conformità della cura di sé a lungo termine osservato nei pazienti con tumore al seno. (International Consensus, 2006; Papadopoulou et al., 2012).

Qualità di vita nei pazienti con linfedema

La qualità della vita comprende l'aspetto fisico, la psicologia, la socialità e il benessere spirituale. I pazienti che sviluppano il linfedema sono a rischio di diminuzione della qualità della vita e dello stato funzionale a causa di cambiamenti fisici come deturpazione, disagio, disabilità ed impossibilità di eseguire le attività della vita quotidiana. (International Consensus, 2006; Ryan et al., 2012; Taylor et al., 2006).

Le alterazioni del benessere psicologico sono influenzate anche dal corpo che cambia che crea uno stress emotivo (Ryan et al., 2012; Taylor et al., 2006). La percezione dei pazienti con linfedema è anche un fattore importante per la qualità psicologica e sociale della vita (McLaughlin et al., 2008).

Il linfedema nella parte non dominante del braccio è probabilmente meno problematico per il paziente rispetto al linfedema nella parte dominante e i medici devono essere consapevoli che i pazienti possono segnalare un minor numero di sintomi nel braccio meno dominante McLaughlin et al., 2008).

Il miglioramento della qualità della vita è stato osservato nei pazienti che hanno ricevuto terapia e l'educazione rispetto a quelli che hanno ricevuto esclusivamente educazione. (NLN, 2011; Torres Lacomba et al., 2010). Il modello attuale tradizionale dipende dal paziente in cerca di cure quando sono presenti sintomi e segni di linfedema, che può tradursi in ritardo nella diagnosi e nel trattamento e quindi avere un impatto negativo sulla qualità di vita.(Stout et al., 2012). Un modello di sorveglianza permette la diagnosi precoce e l'intervento, ciò porta ad un maggiore o mantenuto stato funzionale e di qualità della vita. (Stout et al., 2012).

Implicazioni per infermieri e conclusioni

Come i medici, gli infermieri di oncologia sono membri fondamentali del team interdisciplinare e sono in una posizione unica per fornire istruzioni al paziente, valutazioni globali e follow-up per pazienti con tumore al seno, in particolare quelli a rischio di linfedema. Gli infermieri di oncologia forniscono educazione al paziente per ciò che riguarda i fattori di rischio, la prevenzione, le opzioni di trattamento e l'autogestione (Ryan et al., 2012). Impostare le aspettative e fornire gli interventi dovrebbero essere azioni fatte prima e dopo il trattamento (Ryan et al., 2012).

Gli infermieri di oncologia possono eseguire valutazioni mirate a creare i riferimenti adeguati per gli altri membri del team interdisciplinare (Ryan et al., 2012). La diagnosi precoce, l'intervento ed un adeguata cura di sé può aiutare a prevenire la progressione del linfedema e hanno un effetto positivo sulla qualità della vita (Ryan et al., 2012).

Gli infermieri di oncologia sono membri essenziali del team interdisciplinare nella gestione e nel trattamento del linfedema. Gli infermieri di oncologia coinvolti nella riabilitazione dal tumore e della sopravvivenza sono la chiave per l'identificazione dei pazienti con carcinoma mammario a rischio di linfedema: forniscono una valutazione completa ed un intervento precoce e coordinando riferimenti appropriati ai membri del team interdisciplinare per la gestione del linfedema sostengono l'autogestione del linfedema del paziente. Questo approccio centrato sul paziente può migliorare lo stato funzionale e migliorare la qualità di vita.

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