Vene varicose: sintomi, rimedi e prevenzione

Definizione

Per vene varicose (o varici) si intende la dilatazione anomala delle vene che appaiono gonfie e che a volte, quando la varice riguarda una vena superficiale, si possono osservare attraverso la pelle. Nel nostro organismo le arterie portano il sangue ossigenato dal cuore al resto del corpo, le vene, invece, restituiscono il sangue povero di ossigeno al cuore perché venga spinto verso i polmoni e ossigenato.

Le arterie, che spingono il sangue ossigenato, hanno una tonaca muscolare molto efficace, che trasporta il sangue con la pressione del battito cardiaco (per questo il personale sanitario può "sentire il polso") ma non così le vene, che trasportano il sangue a bassa pressione.

Ogni vena quindi può dilatarsi e diventare varicosa, infatti si tratta di una patologia piuttosto comune che interessa prevalentemente le vene delle gambe e dei piedi perché la stazione eretta (restare in piedi a lungo) causa una maggiore pressione sulle vene degli arti inferiori.

Molti dei soggetti colpiti dalle vene varicose non lamentano sintomi o disturbi particolari, se non un disagio estetico. Altri, invece, accusano dolori o senso di pesantezza. Si tratta di una patologia che può anche segnalare un rischio più elevato di problemi circolatori. Quando il sangue rallenta aumenta il rischio che coaguli nelle vene soprattutto quando la varice riguarda la coscia e non la parte inferiore della gamba.

Sintomi

In genere le vene varicose non causano dolori e possono presentarsi in questo modo:

  • Nessun evidenza se la varice è profonda.
  • Un rigonfiamento sotto la pelle con un colore delle vene che va dal viola scuro al blu.
  • Rigonfiamenti intrecciati, simili a delle corde che si estendono sulle gambe.

Se i sintomi sono dolorosi, possono comprendere:

  • Dopo essere stati a lungo seduti o in piedi il dolore aumenta.
  • Sensazione di dolore o di pesantezza nelle gambe.
  • Gonfiore alle gambe, senso di bruciore, crampi muscolari, indolenzimento.
  • Prurito nelle zone interessate, più spesso intorno alle caviglie.
  • Piaghe, in genere, vicino alle caviglie.

Si possono osservare inoltre gruppi di vene varicose più sottili, appena sotto la pelle, di colore rosso o blu, dette anche spider proprio perché ricordano la tela di un ragno. Si presentano sulle gambe, ma non è raro che si formino anche sul viso. In genere non rappresentano un serio problema di salute, per alcuni è un problema estetico, in altri causa prurito o dolore.

Complicazioni

Le vene varicose possono dare le seguenti complicazioni, anche se rare:

  • Coaguli di sangue. Il rischio che si corre è quello della tromboflebite. Se le vene profonde delle gambe aumentano di dimensioni è possibile che l'arto si gonfi. E' necessario ricorrere al parere di un medico per escludere la possibilità della formazione di un coagulo di sangue all'interno di una vena, condizione che richiede cure urgenti.
  • Piaghe o ulcere. Si possono formare sulla pelle della zona interessata dalle vene varicose ed essere particolarmente dolorose. La causa della loro formazione è riconducibile al fatto che con la pressione anomala del sangue sulle vene colpite, si verifica un accumulo di liquidi che a lungo andare causa l'ulcerazione della pelle. In questi casi è consigliato il parere del medico.

Cause

Le arterie hanno il compito di trasportare il sangue dal cuore ai tessuti del corpo, le vene lo fanno tornare al cuore, in modo che il sangue possa essere continuamente riciclato. Per fare questo lavoro, le vene devono agire contro la gravità. Con questo scopo, i muscoli delle gambe e dei piedi si contraggono fungendo da pompa, mentre le pareti elastiche delle vene facilitano il ritorno del sangue al cuore. Nelle vene sono presenti delle minuscole valvole che aprendosi fanno si che il sangue scorra nella sola direzione del cuore, si chiudono invece per impedire che il sangue torni indietro.

Le vene varicose possono essere causate:

  • Età. Con l'invecchiamento le vene possono perdere di elasticità e le valvole, che assicurano la giusta direzione del sangue verso il cuore, possono ridurre la loro forza consentendo al sangue di tornare indietro. La conseguenza è la formazione di sacche venose che possono ingrandirsi fino a diventare varicose. Il tipico colore blu è dovuto al sangue deossigenato.
  • Gravidanza. Durante la gravidanza, il volume di sangue in circolazione aumenta, tuttavia il flusso sanguigno dalle gambe al bacino diminuisce. Questa circostanza favorisce la crescita del feto ma ha il possibile effetto collaterale di causare la dilatazione delle vene. Le vene varicose possono comparire per la prima volta in gravidanza, o possono peggiorare verso la fine della gestazione a causa di una maggiore pressione sulle vene esercitata dall'utero. In genere, le vene varicose che si formano in occasione di una gravidanza, dopo alcuni mesi dal parto si risolvono o migliorano senza trattamenti medici. Anche i cambiamenti ormonali che si verificano con la gravidanza possono essere una causa.

Fattori di rischio

Questi fattori aumentano il rischio di sviluppare vene varicose:

  • Età.
  • Sesso. Le donne sono maggiormente esposte alla malattia a causa dei cambiamenti ormonali che si verificano con la gravidanza o la menopausa. Le pareti venose vanno soggette ad un rilassamento con gli ormoni femminili e l'assunzione della pillola contraccettiva o della terapia ormonale sostitutiva in menopausa (TOS) può aumentare il rischio.
  • Storia familiare. Se altri familiari hanno avuto a che fare con le vene varicose, il rischio si alza.
  • Obesità e sovrappeso. Il sovrappeso corporeo aumenta la pressione esercitata sul sistema venoso.
  • Stare in piedi o seduti troppo a lungo. Il flusso di sangue scorre meno facilmente
  • Il fumo
  • Sedentarietà, scarsa attività fisica.

Diagnosi

La diagnosi la esegue il medico che osserverà le gambe durante la posizione eretta per verificare eventuali gonfiori. Importante è anche la descrizione dei sintomi avvertiti

Se il medico lo ritiene necessario, potrà ricorrere agli ultrasuoni per verificare il funzionamento delle valvole all'interno delle vene e per controllare l'eventuale presenza di un coagulo di sangue.

Cure

Salvo casi particolari, le vene varicose vengono trattate in regime ambulatoriale, senza la necessità di una lunga degenza ospedaliera. I suggerimenti generali riguardano lo stile di vita, come perdere peso, evitare di stare troppo tempo seduti o in piedi, fare attività fisica e indossare indumenti non aderenti.

Calze elastiche

Molto spesso è il primo rimedio che si adotta. In genere, si indossano per tutto il giorno e la pressione che esercitano sulle gambe aiuta lo svuotamento venoso. Si tratta di un dispositivo che supporta le vene e i muscoli delle gambe svolgendo un ruolo che si può definire di pompa supplementare esterna.

In caso di insufficienza venosa, questo è un primo approccio terapeutico in grado di ridurre i sintomi e di rallentare l'aggravamento delle vene varicose, tuttavia non porta alla guarigione.

Si acquistano in farmacia dove si possono trovare calze elastiche a compressione graduata, sia per prevenire le vene varicose, che per trattare i vari stadi dell'insufficienza venosa.

E' importante che vengano inserite in modo corretto, la calza elastica deve esercitare sulla gamba una compressione decisa ma non deve necessariamente stringere procurando disagio.

Chirurgia

Se dopo aver cambiato stile di vita e con l'ausilio delle calze elastiche non si verificano i benefici attesi, o nel caso di una condizione più grave, il trattamento delle vene varicose può prevedere:

  • Scleroterapia. Si tratta di una tecnica angiologica che utilizza delle iniezioni di soluzione sclerosante per ottenere la chiusura del tratto venoso colpito dalla varice. Dopo il trattamento si verifica una reazione infiammatoria locale (flebite chimica) che causa la chiusura e il riassorbimento della varice. In genere, dopo alcune settimane le vene varicose scompaiono, ma può essere necessario ricorrere a più di un trattamento. La scleroterapia, utilizzata anche nel caso di gruppi di capillari, può essere eseguita in ambulatorio medico senza anestesia.
  • Chirurgia laser. Le nuove tecnologie utilizzate con i trattamenti laser consentono di intervenire sulle vene varicose più piccole. Con la chirurgia laser si ottiene la chiusura della vena che progressivamente tende a scomparire. Esistono trattamenti che non prevedono l'uso di aghi o di incisioni. Altre procedure, invece, prevedono l'inserimento nella vena di una sottile fibra laser in modo da trattare dall'interno la zona interessata.
  • Ablazione a radiofrequenza. In genere viene utilizzata per le vene varicose più grandi. Il trattamento è ambulatoriale e viene eseguito inserendo un catetere all'interno della vena. Una volta inserito, il catetere viene riscaldato e il calore prova il restringimento e la chiusura della vena.
  • Stripping. In genere interessa la vena grande safena. Con questa tecnica viene rimossa la vena malata attraverso una serie di piccole incisioni. Lo stripping può essere lungo, se la l'asportazione riguarda il tratto che va dall'inguine alla caviglia, corto se va dall'inguine al ginocchio. L'asportazione della vena non produce effetti negativi sulla circolazione della gamba perché ad assicurare il flusso sono le vene profonde. Si tratta dell'intervento più comune.
  • Flebectomia ambulatoriale. Con questa tecnica il medico pratica una serie di piccole incisioni sulla vena per poi rimuoverla con degli uncini chirurgici. Si tratta di una procedura ambulatoriale che, normalmente, non richiede suture o legature vascolari.
  • Chirurgia endoscopica. Questo tipo di tecnica utilizza una minuscola videocamera che consente di visualizzare la vena dall'interno. Una volta inserita, il medico potrà chiudere la vena varicosa per poi rimuoverla con piccole incisioni. Potrebbe essere necessaria questa operazione solo in uno stato avanzato che provochi ulcere alle gambe.

Rimedi

Ci sono alcune misure di auto-cura che si possono prendere per ridurre il disagio che le vene varicose possono causare. Queste stesse misure possono aiutare a prevenire o rallentare lo sviluppo di vene varicose.

  • Esercizio fisico. Muoversi. Camminare è un ottimo modo per favorire la circolazione del sangue nelle gambe. Parlando con il medico si può stabilire il livello di attività fisica adeguato.
  • Peso corporeo e dieta. Un peso eccessivo peggiora le cose. Dimagrire riduce la pressione sulle vene. E' importante seguire una dieta adatta, tenere l'intestino regolato e ridurre il consumo di sale può combattere la ritenzione idrica.
  • Attenzione all'abbigliamento. Evitare i tacchi alti. Le scarpe basse fanno lavorare la spugna sotto la pianta del piede e fanno impegnare i muscoli del polpaccio che aiutano le vene a svuotarsi. Non usare indumenti stretti intorno alla vita, gambe o inguine, in quanto possono ridurre il flusso venoso.
  • Elevare le gambe. Per favorire il ritorno venoso è consigliabile ogni giorno fare delle pause per alzare le gambe sopra l'altezza del cuore. Si può usare una sedia con dei cuscini.
  • Non stare troppo a lungo seduti o in piedi. Ricordarsi di cambiare spesso la posizione. Almeno ogni 30 minuti è necessario muoversi, e cambiare la posizione statica.
  • Non sedersi con le gambe incrociate. In questo caso è la gamba stessa che riduce il ritorno venoso.

Medicina alternativa

L'estratto di semi di ippocastano può essere un trattamento efficace per l'insufficienza venosa cronica, condizione simile alle vene varicose, ma in cui tutte le vene hanno difficoltà a spingere il sangue verso il cuore. Questo può provocare un gonfiore fisso a livello delle caviglie. Molti flavonoidi possono essere di aiuto, alcuni di questi non sono compatibili con la gravidanza, in generale, parlate con il medico prima di assumere un integratore soprattutto se prendete altri farmaci.

Prevenzione

Non si può prevenire del tutto la comparsa di vene varicose, soprattutto se nella vostra famiglia altri ne soffrono. Alcune attenzioni però possono ridurre il rischio per chi già ne soffre, rallentare il decorso di quelle presenti ed evitare che ne vengano di nuove. Le misure sopra descritte possono valere anche come prevenzione. Soprattutto:

  • • Tenere le gambe in alto quando possibile
  • • Mantenere il peso forma
  • • Fare del movimento, o comunque camminare
  • • Usare scarpe basse e calze comode, se non elastiche.
  • • Curare l'alimentazione con fibre, e ridurre il sodio.
  • • Cambiare spesso posizione sia se si sta sedute che in piedi (dondolare da una gamba all'altra)

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